Quantcast
Channel: fiorievecchiepezze
Viewing all articles
Browse latest Browse all 1094

Nuoro e i suoi musei

$
0
0

Nuoro è una città che non attira il grande turismo, chi va in Sardegna ci va per il suo mare, può magari visitare Cagliari, i villaggi nuragici più famosi, ma trascura Nuoro. Eppure i suoi musei valgono una visita.

Il museo archeologico, anche se piccolo, espone alcuni reperti molto interessant,i come la ricostruzione del tempio dell’acqua della valle di Lanaitho. Il museo di etnografia, sul colle di s. Onofrio, è il più grande museo etnologico della Sardegna; collocato in una serie di edifici che riproducono un villaggio tipico, ha una ricca collezione di gioielli, bottoni, amuleti, abiti, strumenti musicali, utensili, tappeti, mobili. Alcune sale sono poi dedicate alle feste tradizionali, come quella di Mamoiada che vede protagonisti i Mamuthones.

museo di etnologia di Nuoro (5)

Nello storico quartiere di santu Predu si può poi visitare il Museo Deleddiano, nella casa natale di Grazia Deledda (1871- 1936), dove la scrittrice premio Nobel visse la sua infanzia ed adolescenza.

DeleddaIl museo è molto interessante e significativo per chi ama la scrittrice sarda, dichiarato monumento nazionale, dal 1979 è di proprietà dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico. E’ stato ristrutturato mantenendone le caratteristiche originarie e arredandolo con mobili dell’epoca.

Nelle stanze al piano terra, molti pannelli ed una postazione multimediale illustrano il contesto sociale della Nuoro di fine ottocento e danno notizie sulla vita e le opere della scrittrice. Inoltre vi si trova la cucina, che, con la dispensa, mostra utensili e cibi che vi si potevano trovare all’epoca: grano duro, legumi, forme di pecorino, frutta secca, erbe aromatiche, insieme ai panni di lino utilizzati per il pane.

casa di Grazia Deledda (2)

Al primo piano sono stati raccolti i documenti relativi al conferimento del premio Nobel nel 1927 e su un grande schermo scorrono immagini e filmati della premiazione. In una stanza attigua sono invece ricordati gli artisti nuoresi contemporanei della scrittrice: lo scultore Francesco Ciusa, il poeta Sebastiano Satta, il pittore Antonio Ballero, il musicista Priamo Gallisy, artefici di una straordinaria crescita della cittadina nei diversi campi delle arti, nel periodo a cavallo fra ottocento e novecento, che la fecero diventare un luogo simbolo della cultura sarda.

Al piano superiore è stata allestita la camera da letto della scrittrice, come lei la descrive nei suoi romanzi autobiografici.

sardegna 13 391

Un’altra stanza allo stesso piano contiene documenti, oggetti personali, lettere, fotografie della scrittrice.

All’ esterno il giardino ospita in estate numerose manifestazioni culturali. Accanto alla biglietteria c’è un piccolo bookshop, dove non si può mancare di acquistare un libro della scrittrice.

A poche decine di metri dalla casa della Deledda, in una piazzetta, c’è la chiesetta di S. Carlo Borromeo, che ci si può far aprire chiedendo alla biglietteria del museo e che riserva al suo interno una sorpresa di cui parlerò nel prossimo post.



Viewing all articles
Browse latest Browse all 1094

Trending Articles