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cortecce

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olmo

La corteccia degli alberi è un po’ come la loro pelle, protegge le parti interne del tronco, dei rami e delle radici, le più delicate e vitali. Inoltre dà sostegno alla pianta che a volte è veramente imponente e grazie a questo rivestimento solido e resistente riesce a puntare diritto verso il cielo anche per decine di metri sfidando la forza di gravità e si mantiene eretta e ben salda al suolo.

pini

La sua consistenza varia molto, esistono cortecce rugose e fessurate ed altre lisce e perfino soffici al tatto. Gli alberi più vecchi ne hanno una spessa e estremamente contorta.

castagno

Variano anche lo spessore e il  colore che va dal bianco candido della betulla, ai diversi toni del marrone e del rosso.

betulle

olivo

Fra le sue fessure si installa tutto un mondo, dai licheni

lichene

 agli insetti che spesso svernano sotto i suoi strati, ai funghi del legno,

vecchi tronchi

all’edera che riesce così a crescere vigorosa e grazie al sostegno dell’albero tende sempre più in alto,

edera

a piante come il vischio i cui semi appiccicosi sono trasportati sugli alberi dagli uccelli e in qualche fessura della corteccia riescono a germinare così che la pianta si sviluppa a spese dell’albero parassitato.

vischio

In alcuni alberi come il platano gli strati superficiali si staccano in placche, portando via parassiti e sostanze nocive. È forse per questo che il platano resiste bene all’inquinamento tanto da essere spesso usato nelle alberature stradali.

platano

Incidere la corteccia o strapparla danneggia la pianta perché da quella ferita possono penetrare parassiti di ogni genere. Gli esseri umani tuttavia la hanno utilizzata nei millenni della loro storia per gli usi più diversi, quello più conosciuto è quello del sughero.

La quercia da sughero ha una corteccia elastica, spessa e porosa, utilizzata per fare tappi, rivestimenti isolanti, galleggianti e ogni sorta di oggetto diverso. Si può perfino tagliare in fogli tanto sottili da farne una stoffa per abiti, simile a pellame morbido. Si può levare senza far morire l’albero, a condizione che ciò avvenga  solo ogni 7-10 anni. Gli alberi così denudati hanno un aspetto impressionante, di un rosso sanguigno, sembrano uomini cui sia stata tolta la pelle.

quercia da sughero

Anche le cortecce di altri alberi come quelle del tiglio e del tasso, in passato sono servite per confezionare abiti, corde e altri manufatti, perché fibrose, elastiche e resistenti.

Dalla corteccia dei castagni, e da quella delle querce, si estraeva il tannino per la concia delle pelli e per usi farmaceutici.

castagni

Ancora oggi nella dehesa della meseta spagnola i lecci vengono potati drasticamente per utilizzare il legname a questo scopo o come combustibile.

lecci

La corteccia interna della betulla è commestibile e quella esterna. che è impermeabile, è sempre stata usata dalle popolazioni nordiche per fare scarpe, canoe e contenitori.

La corteccia del salice contiene l’acido salicilico che preserva i cibi conservati dalle muffe ed è il principio attivo di molti farmaci antinfiammatori come l’aspirina. Da quella dell’albero tropicale di china si estrae invece il chinino usato contro la malaria.

La corteccia dei rami più sottili del Cinnamomum zeylanicum, un piccolo albero di origine orientale, è quella che noi conosciamo come cannella che profuma cibi e bevande e dà loro un sapore inconfondibile.

 



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