Burgos è una bellissima città spagnola meta di turismo internazionale, ma oltre alla sua splendida cattedrale gotica, al castello, al centro storico, quello che vale la pena visitare nei suoi dintorni è un luogo diventato negli ultimi decenni un simbolo per la storia dell’evoluzione umana.
La collina presso il paese di Atapuerca, a circa 20 chilometri da Burgos, ha una forma allungata e un’altezza di poco più di mille metri, ma nelle sue viscere si sviluppa un sistema carsico formato da una rete di pozzi, doline e gallerie che raggiungono i 3700 metri.
L’Unesco nel 2000 l’ha inserita fra i siti Patrimonio dell’Umanità per gli importantissimi ritrovamenti paleontologici che a partire dalla fine degli anni settanta ne hanno fatto uno dei siti europei più importanti per lo studio dell’evoluzione degli esseri umani.
I paleontologi fin dagli anni settanta scavando le cavità del suo sistema carsico hanno trovato moltissime ossa fossili appartenenti a diversi periodi e a diverse specie del genere Homo. Gli scavi sono ben lontani dall’essere terminati, continuano ogni anno con campagne estive che promettono altri importanti ritrovamenti.
La Sima de los Huesos, cioè il Pozzo delle Ossa, è una voragine di circa dodici metri sul cui fondo fra gli strati di argilla sono stati ritrovati resti di 28 persone di età e sesso diversi fra loro pressoché contemporanei, risalenti a circa 400 mila anni fa. I resti appartengono all‘Homo heidelbergensis, la specie umana immediatamente precedente alla nostra ed all’uomo di Neanderthal, considerata l’antenato comune ad entrambe. Si tratta di una delle migliori testimonianze della popolazione europea del tempo, non esiste un altro sito preistorico con tale quantità e varietà di resti di una specie umana estinta.
Negli scavi più profondi della Gran Dolina furono invece trovati circa un centinaio di fossili risalenti a circa 780 mila anni fa, ed attribuiti ad una specie umana più arcaica, l’Homo antecessor, sul cui collocamento nel cespuglio dell’evoluzione degli umani non c’è attualmente un accordo fra gli scienziati. Sulle ossa di uno degli individui, un ragazzo di circa 12 anni sono stati trovati segni inequivocabili che i suoi resti furono oggetto di cannibalismo, si tratta del più antico episodio di questo genere documentato.
Nella Sima del Elefante è stato invece trovata nel 2008 una mandibola fossile di ominide risalente a 1 milione e 200 mila anni fa, è il fossile umano più antico d’Europa.
Il sito si può visitare partendo dall’edificio adibito a museo e biglietteria costruito nei pressi della collina e ben segnalato da cartelli sulla carrozzabile proveniente da Burgos. Dal museo un pullman trasporta i gruppi di visitatori sul sito dove si è accompagnati da guide preparate e appassionate.
A Burgos si sono creati un centro di ricerca dell’evoluzione umana e un interessante museo didattico sull’evoluzione umana (Museo de la Evoluciòn Humana) che custodisce i fossili di Atapuerca. Sono esposti inoltre molti manichini in resine sintetiche, emozionanti ricostruzioni a grandezza reale degli antichi ominidi, che ci danno l’idea di quanto questi fossero simili a noi, con le stesse nostre espressioni e emozioni.