
Nel novembre 1922 era appena avvenuta la marcia su Roma degli squadristi fascisti che non avevano ottenuto significativa resistenza in gran parte della città, ma i quartieri popolari come Testaccio,Trionfale, Trastevere e soprattutto San Lorenzo opposero una strenua difesa agli attacchi dei fascisti.
San Lorenzo è un quartiere edificato alla fine dell’ottocento lungo la via Tiburtina, prende il nome dall’antichissima basilica di San Lorenzo detta fuori le mura perché sorge fuori delle Mura Aureliane.

In quella che allora era piena campagna, furono costruiti palazzoni di edilizia popolare in pieno sviluppo urbanistico della nuova capitale del Regno d’Italia. Erano destinati ai ferrovieri, operai e artigiani, da qui deriva il carattere popolare del quartiere e l’orientamento politico decisamente a sinistra.

Il quartiere è una sorta di quadrilatero delimitato dalle Mura Aureliane, dalla ferrovia e dal cimitero del Verano che offrirono una difesa naturale e ne fecero un fortino che fu difeso a lungo.
Tutta la popolazione, comprese le donne, i vecchi, i bambini si oppose agli squadristi bersagliandoli dalle finestre e dai tetti con ogni sorta di arma, dai sampietrini all’olio bollente. Si eressero barricate con ciò che si aveva a disposizione per coprire la ritirata degli uomini armati, perfino i preti parteciparono facendo suonare le campane a stormo.
La resistenza fu vana e successivamente una rappresaglia dei fascisti ormai vittoriosi provocò tredici vittime.
Durante la seconda guerra mondiale il quartiere pagò pesantemente con il sangue dei suoi abitanti il bombardamento del 19 luglio 1943 quando gli alleati rovesciarono su Roma più di 4 mila bombe. San Lorenzo fu il quartiere più colpito perché vicino ad uno dei bersagli, la ferrovia con lo scalo merci. Ci furono 3 mila morti e 11 mila feriti, moltissime case furono distrutte e anche la basilica romanica subì ingenti danni. Pochi giorni dopo anche in seguito alla grande impressione provocata dal bombardamento, il Gran Consiglio del fascismo sfiduciò Mussolini.
Oggi San Lorenzo è un quartiere prevalentemente studentesco, vicino al grande ateneo della Sapienza con numerosissimi pub e locali, ma nel quale resistono ancora molte botteghe artigiane.
