Nella tarda estate e in autunno molte piante maturano i propri semi che sono pronti per essere dispersi lontano dalla madre in modo dar vita a nuove piantine.
Ci sono semi con alette piumose che affidano al vento la loro dispersione come quelli della vitalba che in questa stagione sfoggia tante barbette bianche.


Gli ornielli hanno maturato le loro samare ognuna delle quali contiene un seme. Le alette delle samare ne faciliteranno la dispersione con il vento.

La rosa canina racchiude i suoi semi in falsi frutti chiamati cinorrodi.

L’agrifoglio produce drupe rosse che contengono i semi. L’allegria di queste drupe e la loro maturazione in autunno-inverno li rendono preda di saccheggiatori pre-natalizi.

Le querce hanno prodotto grande abbondanza di ghiande, cibo per uccelli e mammiferi che oltre a cibarsene le trasporteranno lontano.

Anche l’alloro è pieno di bacche molto apprezzate dagli uccelli, ognuna contiene un seme dall’involucro durissimo, adatto a passare indenne attraverso l’intestino per poi essere rilasciato con gli escrementi lontano dalla pianta madre.

Anche lo smilace produce bacche, sono riunite in grappoli, ognuna contiene un seme minuscolo. Il color rosso vivo attira gli uccelli che se ne nutrono e contribuiscono alla dispersione.

Bacche rosse sono anche quelle del biancospino.

Anche l’aro o gigaro ha i semi rivestiti di frutti rossi, velenosi per l’uomo, riuniti a formare una pannocchia; la pianta è chiamata anche “pan di biscia” forse riferendosi alla sua pericolosità..

L’evonimo o berretta da prete racchiude i suoi semi coloratissimi in una capsula altrettanto vistosa che in autunno si apre. Gli uccelli ne sono ghiotti, ma per gli esseri umani caspula e semi sono velenosi.

Tante piante producono frutti e semi che noi mangiamo: noci, mandorle, nocciole, castagne e olive per le quali è prossima la raccolta!
