Le strade del centro di Roma hanno a volte nomi singolari, nomi derivati da antichi mestieri che vi si praticavano, da animali raffigurati in statue, insegne o dipinti, da piante che vi crescevano, o da cibi e bevande!
Vicino a Fontana di Trevi c’è via della Panetteria, è sotto il colle del Quirinale dove hanno dimorato per secoli i papi; vi si sfornava il pane destinato a nutrire il papa e tutta la sua numerosa corte, in casi eccezionali durante le carestie veniva distribuito anche ai poveri. Nei pressi c’è anche un vicolo del Forno, vi era un forno molto antico che funzionò fino al 1939. Una via de’ Fornari è vicina a piazza Venezia.
E dopo il pane, il companatico! Il nome di via Panisperna, la lunga via del rione Monti in cui erano i laboratori di Enrico Fermi, deriverebbe da Parasperna (in greco: vicino alla separazione) forse perché vicino ad un confine fra due proprietà. Più suggestivo è però credere che il nome derivi dal latino panis et perna (pane e prosciutto) perché come narra la leggenda i frati della vicina chiesa di San Lorenzo avevano l’usanza di distribuirne ai poveri il giorno di San Lorenzo. C’è anche una via dei Salumi a Trastevere.
Piazza, via e vicolo delle Coppelle è vicino a piazza di Montecitorio. Cupella o coppella derivano dal diminutivo del latino cupa con il significato di barile, tino. Era un bariletto che conteneva 10 fojette, recipienti da mezzo litro, usati nelle osterie e nelle rivendite di vino fino a pochi decenni fa. Una coppella conteneva quindi 5 litri, di vino o anche di aceto o acqua.

fojetta
Nelle vicinanze una via della Vaccarella rimanda all’insegna di un’antica latteria nel rione Sant’Eustachio, come via del Vaccaro nel rione Trevi e via delle Vacche nel rione Ponte.
A via Monte della Farina presso piazza di Torre Argentina, nel medioevo si accumulavano le scorte di frumento e a via delle Paste così chiamata per i numerosi negozi di paste alimentari. Accanto c’è anche una via dei Pastini.
Accanto a Piazza Sant’Eustachio, presso il Pantheon c’è piazza dei Caprettari dove si compravano e vendevano i capretti, c’è poi piazza Pollarola presso Campo de’ Fiori. A via dei Due Macelli vicino piazza di Spagna, c’erano due mattatoi e si vendeva la carne.
Presso il Portico d’Ottavia c’è via del Foro Piscario, infatti al Portico dal medioevo si svolgeva il mercato del pesce. Proprio sopra il Portico la chiesa di Sant’Angelo in Pescheria.
Di fronte all’Isola Tiberina c’è invece una via del Foro Olitorio dove si teneva il mercato dell’olio.
Altre vie ricordano la presenza di antiche osterie con un’insegna decorata: è il caso di via della Vite, via del Melone, via del Gambero.