Oggi è San Valentino, vescovo di Terni, visse nel II secolo e fu martirizzato sotto l’imperatore Aureliano proprio il 14 febbraio. Nella città umbra una grande basilica a lui intitolata ne custodisce i resti.
Il suo culto sostituì la festa romana dei Lupercalia che cadeva proprio fra il 13 e il 15 febbraio. Era una festa di purificazione, come del resto tutto il mese di febbraio considerato il mese della purificazione. Si celebravano anche riti per favorire la fertilità.
La festa degli innamorati fu introdotta molto più tardi, in pieno medioevo, in una data in cui la natura dà i primi segni di risveglio primaverile.
I primi fiori infatti cominciano a sbocciare e gli uccelli con l’allungarsi delle ore di luce entrano in un periodo di maggiore attività e cominciano a darsi da fare per trovare una compagna. È in questo periodo che i canti si fanno sentire in maniera più insistente e i maschi di alcune specie mandano anche i loro messaggi visivi per allontanare i rivali ed attirare le femmine.
Il pettirosso canta la sua piacevole melodia dalla cima di un albero, con quella cascata di note cristalline sta comunicando che quello è il suo territorio, se poi un altro maschio si azzarderà a avvicinarsi, il vivace petto rosso proteso in avanti gli segnalerà che il proprietario è disposto a dare battaglia.
Le cicogne non hanno un canto così melodioso, anzi è proprio sguaiato, il loro corteggiamento avviene sbattendo il becco e inclinando indietro la testa; nei luoghi colonizzati da questi grandi uccelli il rumore è assordante!
Entrambi i genitori si dedicheranno poi alla costruzione del nido.
Alcune specie fanno delle vere e proprie parate nuziali, in altre è il maschio che corteggia danzando o dispiegando il piumaggio a colori vivaci. Sono tanti infatti gli uccelli in cui il maschio è più colorato e appariscente della femmina, come questa coppia di germani reali. L’essere bello comunica il perfetto stato di salute e efficenza.
Anche l’offerta di doni fa parte del rituale di corteggiamento: in alcune specie il maschio cerca di indurre la femmina all’accoppiamento offrendole cibo o pagliuzze per il nido. Gli svassi che vivono in laghi e stagni si donano a vicenda ciuffi di alghe e fanno curiose parate dondolando il collo e arruffando le penne.
Non sempre è facile avvistare queste danze, molto più semplice è osservare i piccioni che vivono nelle nostre città, qui i maschi danzano tubando davanti alla femmina prescelta, che però spesso rimane indifferente. Lui allora ci riprova con la più vicina!