La notte di San Giovanni, la notte delle streghe, in cui per millenni si sono rinnovati gli antichi riti del solstizio che risalgono alla preistoria e che festeggiavano il sole nel suo massimo splendore e con esso la fertilità.
Pochi di questi riti fra magia e superstizione sono rimasti, ma fra questi si rinnova la tradizione del nocino. Infatti le noci vanno raccolte in questo periodo, quando il frutto è ancora tenero e gelatinoso.
Non manco mai di farlo ed anche quest’anno ho raccolto le fatidiche 19 noci. Perché proprio 19? Non lo so, presumo che sia un numero magico come tanti altri numeri primi!
Anche il rituale di raccolta delle noci fa pensare alla magia e ad antichi riti legati all’albero sacro a Giove ed ai druidi celtici e poi degradato nel medioevo a testimone di riti satanici. La tradizione vorrebbe che le noci vengano raccolte da una donna anziana, scalza, alla mezzanotte fra il giorno 23 e 24 giugno. Per quel che riguarda il primo requisito non ci sono problemi, ma per gli altri due preferisco deviare dalla tradizione e dalla magìa!
Questa è la ricetta che seguo e che mi fu data da un’amica campana. So che di versioni di nocino ne esistono tante, forse una per ogni famiglia!
Nocino
- 19 noci verdi
- 500 g di alcool a 95 gradi
- 1 scorza di limone
- 2 chiodi di garofano
- 1 stecca di cannella
- 1 pizzico di camomilla
- da 200 a 400 g di zucchero.
Tagliare le noci in 4, sono già abbastanza dure, occorre usare un coltello affilato e un tagliere e se non si riesce battere sul coltello con qualcosa di resistente.
Metterle in un barattolo di vetro, unire l’alcool e le altre spezie, lasciar riposare 30 giorni, scuotendo ogni giorno il vaso.
Filtrare con un filtro di carta o un telo di stoffa ed unire lo sciroppo fatto sciogliendo lo zucchero in 300-400 g di acqua.
Deve riposare almeno tre mesi, meglio se lo si comincia a Natale, (in genere a casa mia devo nasconderlo perchè a forza di assaggi non riesce ad arrivare ad essere maturo al punto giusto!)
In una ricetta ligure fra gli odori si aggiungono anche 20 petali di rosa fatti seccare all’ombra, ma l’aggiunta degli odori è soggettiva, a seconda del gusto.
Una volta filtrato il liquore le noci si possono ancora sfruttare per preparare un liquore meno alcolico mettendole 20 giorni in infusione in 1 litro vino bianco con 200 g di zucchero.