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una storia millenaria

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Venafro (10)

La bellezza di un oliveto con alberi imponenti dalla corteccia nodosa e dai rami contorti è un paesaggio frequente nelle nostre regioni mediterranee, la storia dell’olivo si è intrecciata molto presto con quella delle popolazioni umane che vivevano in questi territori dal clima mite. Testimonianze archeologiche ci raccontano che anche prima della sua coltivazione i suoi frutti furono utilizzati per millenni.

calanco maggio 12 014

L’olivo è una delle prime piante coltivate dall’uomo. Nel sud d’Italia fu coltivato per la produzione di olio dagli Enotri, un’antica popolazione italica vissuta in un territorio fra la Campania e la Calabria 1500 anni a.C., nell’età del Bronzo, cinque secoli prima della colonizzazione greca.

I Romani lo coltivarono intensivamente, le braccia per l’agricoltura non mancavano vista l’abbondanza di schiavi! L’olio era usato non solo in cucina, ma anche come farmaco e unguento, il più scadente era destinato all’illuminazione.

Più tardi i monaci coltivarono gli olivi e fu grazie a loro che l’olivicoltura si diffuse  nel periodo incerto seguito alla caduta dell’Impero Romano e poi per tutto il medioevo.

La maggioranza degli oliveti italiani sono coltivati in collina, del resto il nostro territorio è per più di due terzi collinoso o montagnoso. La collina è l’ambiente più adatto alla coltura degli olivi, ma è anche un territorio difficile, in cui spesso non riescono ad accedere i mezzi motorizzati.

Bellissimi sono gli oliveti coltivati sulle “fasce” liguri, terrazze ottenute su ripidi pendii trasportando pietre per i muretti a secco e terra per riempirli: una immane fatica di generazioni e generazioni!

L’olivo è una pianta molto longeva, innumerevoli sono le piante centenarie sparse per le nostre campagne, ma vi sono anche piante millenarie! Il più antico olivo d’Italia si trova in Sardegna, nel comune di Luras (OT), ha ben 4 mila anni ed è stato dichiarato Monumento Naturale.

Ai nostri giorni l’olivo è la principale specie arborea coltivata, seguito dalla vite; l’olivicoltura è  condotta per più del 70% da piccole aziende familiari.

L’Italia è il secondo produttore di olio al mondo, ma ne siamo anche dei grandi consumatori, così che dobbiamo importarlo. Siamo anche fra i paesi con il più grande numero di varietà autoctone.

Sarà anche grazie al consumo di olio extravergine di oliva e alle sue virtù salutari che la nostra popolazione è fra quelle più longeve al mondo!



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