Quantcast
Channel: fiorievecchiepezze
Viewing all articles
Browse latest Browse all 1094

l’oasi WWF di Pian Sant’Angelo

$
0
0

L’oasi del WWF di Pian Sant’Angelo si trova nel viterbese, nel territorio dei paesi di Corchiano e Gallese, a circa un’ora di automobile da Roma. Una passeggiata piacevole e interessante anche in inverno, fra oliveti, campi coltivati, boschi di roverelle e resti archeologici.

oasi di Pian sant'Angelo (10)

Il territorio dell’oasi è costituito da terreni di proprietà privata della famiglia Pratesi in parte coltivati con i criteri dell’agricoltura biologica, una parte è però riservata alla conservazione degli habitat naturali e all’incremento della biodiversità con interventi come la piantagione di siepi di piante locali e la conservazione di zone a bosco.

Si attraversano oliveti e campi coltivati in cui rimangono enormi roverelle isolate

oasi di Pian sant'Angelo (16)

poi la vecchia ferrovia abbandonata Orte-Civitavecchia, invasa dai rovi,

oasi di Pian sant'Angelo (4)

si entra in un bosco un tempo sfruttato per la legna, ora lasciato crescere liberamente,

oasi di Pian sant'Angelo (23)

quindi in un boschetto di eriche arboree.
Proseguendo si scende nella forra scavata dal fiume nei tufi vulcanici, bellissime sono le felci che crescono in questo ambiente umido e ombroso, appartenenti a molte specie diverse.

oasi di Pian sant'Angelo (58)
Le forre sono un importante ambiente rifugio per la fauna perché forniscono corsi d’acqua e nicchie che servono da riparo. Nella zona vi sono molte specie di mammiferi: istrici, ghiri, donnole, martore, puzzole, gatti selvatici, volpi oltre ai cinghiali che la frequentano in branchi e che lasciano molte tracce di sé. Molte sono le specie di rettili e anfibi, nei corsi d’acqua si trovano anche i gamberi di fiume divenuti ormai rari. Moltissime sono anche le specie di uccelli che frequentano il territorio nelle varie stagioni, fra cui molti rapaci e i rari colombacci presenti qui in numero considerevole.
La zona in epoca preromana era abitatata dal popolo dei Falisci che avendo come vicini di casa gli Etruschi ne avevano assorbito in parte i culti funerari; nel percorso della visita ci sono infatti importanti resti di tombe a camera scavate nel tufo, fra cui quella imponente chiamata “Tomba del Capo” con un lungo dromos di accesso e colonne scolpite.

oasi di Pian sant'Angelo (77)
Molto interessante è anche l’imponente acquedotto falisco di Ponte del Ponte, notevole opera di ingegneria idraulica del IV-III sec. a. C. che consiste in una alta muraglia di grossi blocchi di tufo costruita per superare il fiume. Per consentire il deflusso delle acque del fiume fu scavato accanto un cunicolo attraverso il quale le acque defluiscono ancora oggi.

oasi di Pian sant'Angelo (66)

La visita all’oasi si fa necessariamente su prenotazione con una guida che fornisce molte informazioni sulle piante, gli animali i resti archeologici del territorio. Per avere informazioni o prenotare: http://www.wwf.it/oasi/lazio/pian_sant_angelo/



Viewing all articles
Browse latest Browse all 1094

Trending Articles