Fra le tante cose che sono ritornate di moda fra le appassionate di lavori all’uncinetto, c’è anche questa: ricavare filato dai collant smagliati, che di solito si buttano. Mi ricordo che già si riciclavano negli anni 60-70: si facevano a striscioline per utilizzarle come morbido ripieno dei cuscini oppure si usavano per fare tappetini, da usare in bagno od in cucina. Noi ne avevamo sicuramente uno, ma non mi ricordo come era fatto.
Non sono riuscita a trovare fra le poche riviste superstiti degli anni ’70 una spiegazione, ma nel web ne esistono molte. Io ho utilizzato la stessa tecnica con cui avevo fatto il tappetino con le vecchie magliette.
Ho tagliato dai collant la punta del piede e la mutandina ottenendo due tubi, li ho tagliati a strisce di 1-1,5 cm di larghezza, il taglio non deve arrivare fino in fondo, ma lasciare collegata la parte finale.
Ho quindi tagliato trasversalmente anello per anello, per ottenere una lunga fettuccia continua, che ho aggomitolato tirandola un po’.
Infine ho lavorato questa fettuccia un po’ elastica a maglia bassa, unendo gomitolo a gomitolo ed ottenendo un quadrato. Il mio proposito iniziale era di fare un tappetino per la cucina, ma io e mia figlia portiamo sempre i calzoni e non avevo abbastanza calze rotte!
Così, dopo aver tenuto l’incompiuta nell’armadio per tutto l’inverno ho deciso di finirla qui e di cambiare destinazione: la grandezza ottenuta va bene come coprisedia! Ed eccola qua, le calze di mia figlia danno quel tocco di colore in più che non guasta e la sedia di paglia un po’ provata dalle unghie della gatta è stata rivestita con qualcosa di morbido. Per renderla più confortevole l’ho cucita su di un vecchio cuscino piatto.