In campagna gli incontri ravvicinati ci sono quotidianamente e dopo il primo post non posso fare a meno di scriverne un secondo. Questa volta ci sono incontri graditi ed altri meno.
Fra quelli non molto graditi ci sono i topi! I topi di campagna, carinissimi a vedersi, così cicciotti, ma decisamente indesiderati se decidono di scavare la loro tana sotto il nostro nocciolo o sotto le piante di pomodori dell’orto! Per loro come dire “casa e bottega”!
E poi il normale topolino delle case, il Mus musculus, un’ intera famiglia ha trovato il modo di entrare ed uscire dalla nostra cucina attraverso fessure ed hanno saccheggiato le mie nocciole; le noci e le mandorle non sono riusciti invece a romperle, troppo dure per i loro denti!
Ora speriamo di averli allontanati dopo aver chiuso le fessure con lo stucco, ma la caccia al topo è stata lunga e faticosa, perché sono animali piccoli, numerosi e che riescono a nascondersi in pertugi. Più volte abbiamo spostato i mobili della cucina e del soggiorno per stanarli, si sono infilati perfino nel forno della cucina! E poi sono piuttosto sfacciati, non temono la nostra presenza ed entrano in cucina anche in pieno giorno.
Decisamente più gradevole e non dannoso è il grazioso pettirosso che ci viene a trovare più volte al giorno per beccare le briciole che lascio cadere quando scuoto la tovaglia.
I pettirossi oltre che graziosi sono curiosi e piuttosto confidenti. Quando vanghiamo l’orto si presentano sempre per vedere se abbiamo portato in superficie qualche leccornia, sono infatti prevalentemente insettivori, si nutrono di insetti, lumache, vermi. Soprattutto in inverno però non disdegnano semi e briciole.
Questo mi aveva visto bene dietro il vetro della portafinestra e mi sorvegliava, però continuava a beccare le briciole di pane, per niente intimidito dalla mia presenza, ma pronto a volarsene via se avessi fatto una mossa brusca o mi fossi avvicinata troppo, fino a circa due metri ha ritenuto fosse una distanza di sicurezza!
