Gli scavi di Ostia antica forse non sono inseriti nei tour mordi-e-fuggi della Capitale, ma sono un’eccezionale testimonianza della civiltà romana. La città infatti, che fu porto di Roma, ha mantenuto la sua struttura originaria, perché fu progressivamente abbandonata a partire dal V secolo, a causa dell’allontanamento della costa e l’insabbiamento del porto, provocati dai detriti portati dal fiume; attualmente infatti il mare dista circa due chilometri.
La città non è stata scavata completamente, ma anche così è molto vasta ed una visita approfondita richiede più ore, una piacevole passeggiata di scoperta all’ombra dei pini.
Il castrum (cittadella fortificata) di Ostia risale al IV-V secolo a.C., fondato come base della flotta romana. Con l’aumentare della potenza di Roma e dei suoi commerci la città si espanse sempre di più, Augusto la dotò del teatro e del foro. Con gli imperatori successivi continuò ad ampliarsi fino a raggiungere forse i 50 mila abitanti sotto l’imperatore Adriano.
Seguendo il decumanus si arriva al teatro, dove ancora oggi d’estate si danno opere classiche.
Davanti al teatro si apre l’ampio piazzale delle corporazioni, dove originariamente sorgeva un portico, di cui rimangono diverse colonne. Sotto il portico si sono conservati bei mosaici commissionati dalle corporazioni di mestiere e raffiguranti le navi onerarie, che trasportavano merci dalle varie colonie, animali, piante esotiche.
Alcune vie hanno edifici d’abitazione e botteghe a piano terra; salendo su di una terrazza si possono ammirare i mosaici delle terme di Nettuno, che raffigurano il dio e la sua sposa Anfitrite con la loro corte di creature marine mitiche. Un altro mosaico raffigura i simboli dei quattro venti e delle quattro provincie che rifornivano Roma (Sicilia, Spagna, Egitto ed Africa).
Si possono poi incontrare caupone, dove si servivano cibi caldi, il mercato delle carni, e due pescherie, fulloniche, dove si lavavano i panni, magazzini, case con affreschi ed un caseggiato con 35 doli, cioè enormi orci in terracotta infossati nel terreno, in cui si conservavano olio e vino. Si può infine visitare il museo, in cui sono conservati numerosi reperti trovati nell’area: rilievi, statue, ritratti, pitture, mosaici.
Gli scavi non sono mai troppo frequentati e si possono visitare con calma, scoprendo diversi aspetti della vita romana e soffermandosi magari a guardare gli attuali abitanti, che placidamente ci osservano dall’alto.
