Quest’anno la stagione è stata propizia per i nostri nespoli del Giappone, forse perché abbiamo avuto un inverno mite, senza gelate che in genere penalizzano fortemente questi alberi dalle grandi foglie sempreverdi.
Il nespolo del Giappone in realtà non è giapponese, ma originario della Cina, e non è neanche dello stesso genere del nespolo comune (Mespilus germanica), ma il suo nome scientifico è Eryobotria japonica.
Fu importato in Europa alla fine del 1700, in Italia all’inizio dell’800. Ebbe successo per la bellezza del fogliame persistente, la fioritura in pieno inverno che lo rende prezioso per le api, per i frutti dal sapore fresco e delicato, fra i primi a maturare in primavera.
I nostri nespoli furono piantati dai miei figli che misero in un vasetto i noccioli, questi germinarono presto ed una volta cresciuti trapiantammo gli alberelli in piena terra. In genere danno pochi frutti: il clima non è favorevole a piante adatte a inverni più miti, ma quest’anno il raccolto è stato abbondante. Ho allora pensato di provare una ricetta trovata su un vecchio libro: è un liquore dal delicato sapore di mandorle.
Liquore di nespole
- 500 ml di alcool per liquori a 95°
- 12 nespole
- 350 g di zucchero
- 200 g di acqua
Si fanno a pezzi le nespole ed i loro noccioli e si pesta il tutto leggermente in un mortaio. Si mette poi in un barattolo di vetro e si ricopre con l’alcool, lasciando in infusione per 2 giorni, poi si filtra. Nel frattempo si prepara uno sciroppo sciogliendo lo zucchero nell’acqua, si fa freddare e si aggiunge al liquido filtrato. Si rimescola il tutto e si lascia riposare un giorno, poi si filtra nuovamente e si imbottiglia. Si lascia qualche mese in un luogo fresco e buio prima di consumarlo: come tanti altri liquori invecchiando migliora.
