Il 2014 è l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare. La produzione agricola mondiale si basa in larga parte su aziende a conduzione familiare, soprattutto nei paesi del terzo mondo, ma anche in Italia.
Noi non abbiamo un’azienda agricola, ma solo poca terra su cui non dobbiamo ricavare un reddito per vivere, ma la nostra produzione di olio, vino, frutta è aumentata negli anni e produce alimenti per tutta famiglia, anche se richiede molto lavoro, quello che fa sudare la fronte. Non faremo aumentare il PIL nazionale, ma siamo molto soddisfatti di questa attività.
Quest’anno abbiamo deciso di impiantare anche l’orto, dopo tanti anni in cui avevamo smesso per mancanza di tempo. I primi anni, quando i miei figli erano piccoli, avevamo coltivato un po’ di tutto, per insegnare ai bambini che le patate crescono sotto terra e le zucchine sopra. E poi che gioia cogliere un pomodoro ed addentarlo!
Così dopo aver arato il terreno in primavera abbiamo cominciato a recintarlo, la rete non serve per gli umani, ma per evitare che gli istrici facciano man bassa. Un anno riuscirono a mordere tutti i pomodori: un morso per ognuno, che poi avevano lasciato sulla pianta.
All’inizio di maggio abbiamo messo a domora 70 piantine: pomodori di diverse varietà, zucchine, melanzane, peperoni e peperoncini, odori, concimandole con lo stallatico stagionato che ci ha regalato il nostro amico contadino.
Ora le piantine sono cresciute rigogliose, anche se non siamo stati solleciti nelle innaffiature, per fortuna la tarda primavera è stata piovosa. Le piante di pomodoro sono alte e piene di fiori ed hanno cominciato a comparire i primi pomodori, ancora verdi.
Sono invece pronte le prime zucchine, mi sbizzarrirò nel cucinarle in tutti i modi possibili!
