
Nelle tombe etrusche, accanto alle sepolture di personaggi femminili di nobili origini sono stati trovati fra i vari utensili e gioielli moltissimi portaprofumi di diverse fatture. Nella foto un singolare balsamario a forma di rondine di origine greco-orientale ed uno che rappresenta una figura femminile inginocchiata. I balsamari avevano diverse origini: Siria, Egitto, Grecia.
Altri vasetti che contenevano oli profumati sono di fattura ricercata come quelli di pietra nera ricoperti di lamine d’oro.

I ricercatori sono recentemente riusciti a riprodurre a qualcosa di simile al prodotto originale analizzando i residui trovati nei balsamari risalenti a più di 2600 anni fa. Secondo le analisi questi contenevano grassi animali derivati dal latte, oli vegetali profumati, resine di conifere e cera d’api.
La parola balsamo deriva dall’ ebraico baal-sa-mum (il principe degli oli) che secondo un’antica tradizione fu il dono portato dalla regina di Saba a re Salomone.