Meta del nostro primo viaggetto del nuovo anno è stata la regione delle Langhe, che si estende a sud di Torino, fra il Monferrato e le Alpi liguri. Giro piacevole, con bellissimi paesaggi, borghi tranquilli e ricchi di storia, serate davanti ad un ottimo cibo, saporito e raffinato insieme ed anch’esso ricco di storia.
Il paesaggio delle Langhe è caratteristico ed unico: centinaia di colline dalle creste allungate e assottigliate, dette appunto langhe, costituite da gessi, argille, marne, sabbie; terre emerse dal mare nel terziario, colorate con tutte le sfumature del marrone, grigio, rossiccio, giallo, azzurrino. L’acqua le ha scavate in valli e scarpate, l’uomo ha agito sul paesaggio coltivandole a viti e noccioli.
Sulla sommità delle colline sorgono piccoli e pittoreschi paesi e cittadine, dai nomi spesso noti in tutto il mondo: Alba, Barolo, Grinzane Cavour, Cortemilia, Murazzano. Sullo sfondo la catena maestosa delle Alpi.
“La collina di Gaminella, un versante lungo e ininterrotto di vigne e di rive, un pendìo così insensibile che alzando la testa non se ne vede la cima – e in cima, chissà dove, ci sono altre vigne, altri boschi, altri sentieri – era come scorticata dall’inverno, mostrava il nudo della terra e dei tronchi.” Cesare Pavese, La luna e i falò.
I vini delle Langhe: Barolo, Barbaresco, Dolcetto, Nebbiolo, Barbera sono famosi in tutto il mondo, ma famosi sono anche il tartufo bianco di Alba, i formaggi DOP di Murazzano e Roccaverano, le nocciole (la Tonda Gentile Piemontese è un’IGP). Tutti prodotti d’eccellenza, frutto del lavoro e dell’amore per la terra di innumerevoli generazioni.
A Barolo il castello Falletti ospita un interessante “Museo della Storia del Vino”, che illustra con efficaci mezzi audiovisivi la genesi di questo alimento, che fin dalla preistoria ha accompagnato le civiltà umane, assumendo spesso un significato religioso. Nel castello soggiornò a lungo Silvio Pellico dopo la decennale prigionia allo Spielberg; fu amico dei marchesi ed amministratore della loro biblioteca.
Legato alla storia dell’Unità d’Italia è anche il castello di Grinzane Cavour. Lo statista fu sindaco del comune a soli ventidue anni, carica che conservò per 16 anni, continuando ad amministrare i fondi agricoli del padre ed a dedicarsi alla produzione di vino.
Nel castello è ospitata l’Enoteca regionale piemontese. È anche sede del premio letterario Grinzane Cavour.
Le Langhe sono legate anche ai più recenti eventi storici della Resistenza: la città di Alba, la più importante della zona, è medaglia d’oro al valor militare. Fu liberata dai partigiani il 10 ottobre del 1944, ma dopo soli 23 giorni fu ripresa dai nazifascisti. Beppe Fenoglio narra queste vicende ne “I ventitrè giorni della città di Alba” e scrive delle Langhe anche in molti altri suoi lavori.
