Un esempio di resilienza dal mondo vegetale: i salici sanno trasformare un evento negativo in un’opportunità di crescita futura. Questi alberi sono molto frequenti in ambienti umidi, lungo le sponde dei fiumi e tra le golene fluviali, aree saltuariamente invase dalle acque. Sono perciò adattati a questa condizione, le loro radici robuste e profonde infatti li ancorano al terreno e i loro rami flessuosi resistono alla forza della corrente.
A volte però la corrente riesce a strappare dei rami che vengono trasportati lontano. Prima o poi la furia delle acque si acquieta e i rami strappati si spiaggiano, rapidamente però sono in grado di emettere radici, poi gemme e foglie dando origine ad una nuova pianta.
Come se ciò non bastasse questi alberi sono molto resistenti all’inquinamento e tolleranti nei confronti del vento forte. Sono inoltre conosciuti da tempo come piante medicinali, perché contengono nella corteccia la salicina, glucoside con proprietà antinfiammatorie e febbrifughe, principale componente dell’aspirina con il nome di acido salicilico. Insomma un albero prezioso!

Salice bianco, Salix alba