Il Museo Preistorico di Pofi (Fr) ospita reperti di scavi effettuati in Ciociaria nell’arco di diversi decenni, è un interessante e ben descritto percorso nella preistoria della zona a partire da un milione di anni fa.
Fra i 400 mila e i 200 mila anni fa il clima era più caldo e nella zona pascolavano elefanti (Elephas antiquus molto più grande degli attuali), rinoceronti, cavalli, buoi. Impressionanti sono i resti fossili di questi enormi bestioni.
Il reperto più interessante è la copia della calotta cranica di un ominino risalente a più di 400 mila anni fa.
I frammenti del cranio del nostro Homo, che è stato affettuosamente soprannominato Argil, furono trovati dal paleontologo Italo Biddittu durante i lavori per la realizzazione di una strada nel comune di Ceprano. La calotta cranica è stata ricostruita e mostra caratteristiche arcaiche che lo fanno collocare fra gli antenati di Homo heidelbergensis.
È un ritrovamento di grande interesse nella storia del genere Homo proprio per la sua arcaicità in un periodo in cui in Europa già vivevano i Neanderthal.
Spesso i reperti di Homo della nostra penisola hanno caratteristiche particolari probabilmente dovute all’isolamento in cui si venivano a trovare gli ominini in un territorio circondato dal mare e dalle montagne, in particolare in questo caso nella Valle del Liri chiusa da ogni parte da catene montuose.