Oggi la Chiesa festeggia Sant’Antonio abate, un santo molto popolare la cui venerazione ha sostituito culti più antichi legati al solstizio d’inverno.
Era un eremita egiziano vissuto nel III secolo, conosciuto in tutta Europa come guaritore di terribili malattie e protettore degli animali domestici. Singolare è anche la credenza, anche questa diffusa in molte regioni d’Europa, che invocandolo con una giaculatoria faccia ritrovare gli oggetti perduti.
Viene spesso raffigurato con un porcellino, infatti la confraternita di monaci dell’Ordine degli Antoniani, che gestiva un ospedale in Francia, allevava maiali per uso proprio, gli animali circolavano liberamente a spese della comunità.
Questa consuetudine è ancora viva in paesi spagnoli, per esempio sulla Sierra de Francia una catena montuosa a circa 80 chilometri a sud di Salamanca. Nel paese di La Alberca si alleva un maialino che gira libero per il paese e viene nutrito da tutta la popolazione. Quando lo si ammazza si fa un grande banchetto a cui tutti partecipano. Al porcellino hanno dedicato perfino un monumento!
Nel giorno di Sant’Antonio si portano a benedire gli animali domestici e questa consuetudine continua ad essere sentita sia in città che in campagna.
In molti paesi europei inoltre la notte fra il 16 e il 17 gennaio si festeggia il santo accendendo grandi falò, reminiscenza di feste antichissime che ricorrevano intorno al solstizio d’inverno. Il fuoco era legato a riti di purificazione e rinnovamento intesi a propiziare una nuova annata agricola ricca di messi.
Alcune tradizioni associano infatti il santo al fuoco, in particolare a quello infernale e narrano di come abbia cercato di strappare le anime dannate al diavolo.
Una fiaba sarda riportata da Italo Calvino nella sua raccolta “Fiabe italiane”, narra di come il santo portò addirittura il fuoco agli esseri umani prendendolo all′inferno e nascondendolo nel suo bastone di ferula, come un novello Prometeo! In questa fiaba il maiale che lo accompagna ha un ruolo di primo piano nel gabbare i diavoli e raggiungere il risultato!
“Una volta al mondo non c’era il fuoco: gli uomini avevano freddo e andarono da Sant’Antonio che stava nel deserto a pregarlo che facesse qualcosa per loro, che con quel freddo non potevano più vivere. Sant’Antonio ne ebbe compassione e siccome il fuoco era all’Inferno, decise di andare a prenderlo.”
Fiabe italiane, a cura di Italo Calvino