Capita durante una bella escursione in montagna di fare un incontro inaspettato; pochi gioni fa, salendo in una faggeta del Parco Nazionale d’Abruzzo, abbiamo visto un lupo a poche decine di metri, evento molto raro essendo questi animali molto elusivi. Non si era accorto di noi e procedeva solitario, forse un maschio isolato. È durato solo pochi istanti, ma è stato ugualmente emozionante!
Non è facile incontrare animali selvatici, si tengono bene al riparo del bosco o della macchia. Più frequentemente gli incontri non sono visivi, ma si sentono fruscii, calpestii, rotolare di pietre, versi di uccelli, il tamburellare di un picchio, il bramito dei cervi in amore in autunno. Per quanto si scruti fra le fronde e i chiaroscuri del bosco non si riesce a distinguere niente e si possono solo immaginare gli animali che li hanno prodotti. A volte se ne trovano le impronte o gli escrementi come segnali della loro presenza.
Raramente si scorgono branchi di camosci che pascolano su pendii lontani. Questo bel maschio di stambecco nel Parco Nazionale dello Stelvio era troppo vecchio o troppo sicuro di sè per scappare. Manteneva comunque una discreta distanza di sicurezza.
Più facile è vedere gli animali domestici che pascolano allo stato brado, qui una cavalla con il suo piccolo appena nato che si è allontanata dal branco,
e una placida mandria di candide vacche.
Gli uccelli che volano sopra di noi si avvistano facilmente come questi splendidi e maestosi grifoni al Parco Nazionale del Pollino.
Raramente mi è capitato di vedere l’aquila, più frequenti sono i nibbi e le poiane annunciati dai loro gridi.
Gli insetti si lasciano avvicinare facilmente, come questo bellissimo bruco colorato
o le due zigene in accoppiamento.
O questi rospetti che in grande numero si spostavano lungo le pendici boscose del monte in cerca d’acqua.
Ad ogni escursione si ha la speranza di vedere qualcuno degli animali più elusivi ed anche se ciò non si verifica qualche bella sorpresa il bosco o il cielo ce la regala!