È una pianta maestosa dal bel portamento a cupola, ora è ricoperta da migliaia e migliaia di bei fiori bianchi in mazzetti intorno ai quali ronzano incessantemente gli insetti impollinatori.
È un ciavardello (Sorbus torminalis), un tempo piantato per servire da tutore vivo alle viti. La vite che sosteneva è morta da tempo e l’albero è cresciuto liberamente regalando ogni anno questa sontuosa fioritura.
In autunno matureranno i frutti, le sorbe, piccole e brunastre a maturazione, raggruppate in grappoli.
Un tempo si facevano ammezzire nella paglia perché la presenza di tannini le rende sgradevoli da mangiare appena raccolte. Forse qualcuno ricorda ancora il detto: “Col tempo e con la paglia maturano le sorbe” per indicare che solo sapendo aspettare si può raggiungere uno scopo. Filosofia non molto popolare ai nostri tempi!
Un tempo venivano usate come frutti da cui ricavare marmellate e salse dalle proprietà astringenti. Il nome specifico torminalis infatti indica la proprietà di questa pianta contro coliche e dissenteria (il termine latino tormina significa dolori di ventre, coliche).
Naturalmente non mi sono fatta sfuggire l’occasione di provare a fare la marmellata, chi fosse interessato può trovare la ricetta in questo mio post di qualche anno fa.