Anche quest’anno il nostro alberello è carico di cotogne, nonostante tutto: il gelo tardivo che ha danneggiato il raccolto di mele, il caldo e la siccità estiva. Il cotogno è invece generoso e rustico e non salta un anno!
Così mi ritrovo con alcune decine di chili di frutti profumati da conservare, da noi infatti non si butta niente, è un peccato sprecare! Le cotogne non si possono mangiare crude per l’alto contenuto di tannino e pectina, ma cotte per farne una marmellata o un dolce sono deliziose e il loro profumo inconfondibile! Inoltre l’alto contenuto di pectina fa sì che la marmellata si faccia rapidamente e risulti cremosa e vellutata.
Peccato che siano uno dei tanti “frutti dimenticati” perché una tradizionale cotognata data ai nostri bambini invece delle merendine industriali ne rieducherebbe il gusto e gioverebbe alla loro salute.
Come al solito ho cominciato a fare la marmellata, ogni anno ne faccio decine di barattoli, ma è ottima e profumata. D’altra parte il termine “marmellata” deriva dalla parola portoghese marmelo: mela cotogna, in latino melimelum dal greco melimelon.
Ho provato un nuovo modo per farla più rapidamente cuocendo le cotogne nella pentola a pressione, ci vogliono solo 10 minuti, certo più il tempo per sbucciarle. La mia ricetta l’ho scritta in questo post.
Ho già fatto due volte la torta di cotogne e ne farò altre.
Molto buono è anche questo dolce di cotogne che ho trovato in un vecchio libro e che ho fatto più volte con successo.
- 150 g di savoiardi
- 2 bicchierini di alkermes
- 3 grosse cotogne
- 250 g di zucchero
- 50 g di farina
- 2 tuorli d’uovo
- 1/4 di litro di latte
- scorza di limone grattata
Tagliare in quarti, sbucciare e mondare le cotogne, cuocerle in poca acqua, anche con la pentola a pressione, quando sono morbide aggiungere 150 g di zucchero e ridurle in purè con il frullatore a immersione.
Con lo zucchero restante, i tuorli d’uovo, la farina e il latte fare una crema ben soda cuocendola 20 minuti a fuoco dolce mescolando continuamente. Far raffreddare le due creme.
Foderare una pirofila con i savoiardi imbevuti nel liquore allungato con un poco di latte. Riempire lo spazio interno con strati alternati delle due creme, coprire con altri biscotti e porre in frigo per circa 12 ore con un piatto e un peso sopra.
Al momento di servire capovolgere su un piatto di portata e ornare a piacere con canditi o frutta fresca.
