“… l’autunno offre frutti svariati e in alto sulle rupi soleggiate matura la dolce vendemmia“. (Virgilio, Georgiche, Libro II, 521-522).
È arrivato il momento di vendemmiare. Molti hanno già iniziato, noi inizieremo fra pochi giorni. Rito antichissimo, fatica gradita, occasione di socialità, ripetuto da noi da anni, dagli esseri umani da molti millenni.
“Guarda il calor del sol che si fa vino giunto all’umor che della vite cola” canta Dante Alighieri nel Purgatorio (canto XXV).
È molto interessante ritrovare in tanti musei archeologici o delle tradizioni contadine le testimonianze della produzione, la conservazione e il trasporto del vino.
Questo torchio conservato all’abbazia di Fiastra è veramente monumentale, ma ricordo un torchio ancora più gigantesco ritrovato negli scavi di Pompei.
Al castello di Ischia sono conservati vecchi attrezzi e vasche per il vino
I primi contenitori impiegati per il vino furono i tronchi di legno scavati grossolanamente e le vasche di pietra, mentre per il trasporto venivano usate pelli cucite di animali, impiegate dall’età del bronzo fino all’epoca romana.
Verso il 1500 a.C. con la diffusione dei commerci venne introdotta dai Fenici l’anfora di terracotta con i manici che divenne il contenitore maggiormente usato da Etruschi e Romani sia per il trasporto che per la conservazione del vino.
Successivamente si diffusero le botti, ma l’uso delle anfore non fu mai abbandonato soprattutto per i commerci via mare. La forma con la base appuntita consentiva di stivarle nella sabbia.
Oggi è molto usato l’acciao inox di facile utilizzo e pulizia, ma il legno continua a mantenere la sua importanza per l’invecchiamento dei grandi vini rossi italiani come il Barolo, il Barbaresco, il Brunello, il Chianti cui il legno cede sostanze che creano intensità aromatiche particolarmente apprezzate.
Il nostro torchio e la nostra botte di acciaio sono più modeste, ma ci danno la soddisfazione di produrre il vin per casa. Con il mosto poi anche quest’anno farò la marmellata di mosto e frutta mista la cui ricetta è descritta in questo post.
