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pere agrodolci

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Per questa ricetta ho utilizzato i frutti di un albero che cresce nel nostro terreno, una varietà di pere piccole e dalla buccia color ruggine che maturano in questa stagione e che appartengono ai “frutti dimenticati”, alberi che un tempo venivano piantati come tutori per le viti e per avere frutta che si conservasse anche d’inverno.

pere volpine

Queste piccole pere hanno bisogno di un ammezzimento per essere consumate crude oppure si possono cuocere con il vino o insieme alle castagne per avere un dessert insolito alla riscoperta degli antichi sapori.

Hanno nomi diversi a seconda delle regioni, io le conoscevo come pere volpine e ne avevo già parlato qui. Con l’abbondante produzione di questo grande albero ho provato questa ricetta trovata in un vecchio libro per conservarle in agrodolce.

Ho messo al fuoco mezzo litro di aceto e un bicchiere di vino bianco con 2 cucchiai di zucchero, un pezzetto di cannella, la buccia di mezzo limone, un pizzico di noce moscata. Quando lo zucchero si è sciolto ho aggiunto le pere intere e con la buccia. Le ho fatte cuocere 10 minuti, rigirandole ogni tanto, quindi le ho disposte in barattoli di vetro e ricoperte con il liquido.

Le ho assaggiate e sono buone, si possono servire sia come antipasto che come contorno di carni lesse.

Se non si dispone di questa varietà di pere si può provare ad impiegare pere dalla polpa piuttosto soda e non molto grandi.



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