Una bella escursione nel Parco Regionale della Maremma Toscana in una tiepida e soleggiata giornata di fine dicembre fra mare e macchia mediterranea lungo il sentiero che corrisponde all’antica strada doganale costiera.
Si parte da Talamone, grazioso borgo nel comune di Orbetello, in posizione bellissima e carico di storia: gli Etruschi fondarono il primo porto sulla collina opposta, i romani la conquistarono e ne continuarono ad utilizzare il porto. Nel medioevo fu di Siena che vi fece costruire le mura e il castello arroccato sulla cima della falesia a difesa dalle scorrerie dei pirati che saccheggiavano i paesi e rapivano gli abitanti. La costa continuò per secoli ad essere battuta continuamente dalle incursioni dei pirati, dal XVI al XVIII secolo fu uno dei Presidi in possesso dei re di Spagna. Nel 1860 vi sbarcò Garibaldi con i suoi mille, per rifornirsi di armi e reclutare altri uomini, prima di dirigersi verso sud per l’impresa di Sicilia.
Il sentiero si inoltra nella macchia coloratissima anche in inverno, ci sono pini, lecci, corbezzoli sempreverdi, il rosmarino ha anche i suoi bei fiori azzurri che attirano gli insetti, le eriche sono sfiorite, ma colorate di rosso scuro. Gli animali lasciano le loro tracce: i cinghiali smuovono la terra alla ricerca di ghiande e radici, le volpi lasciano i loro escrementi in evidenza sulle pietre a marcare il territorio.
Spesso si cammina in vista del mare, dell’Argentario e dell’isola del Giglio.
Su uno sperone roccioso a picco sul mare rimane un piccolo bunker e la postazione per l’artiglieria a testimoniare che questa costa fu teatro di guerra poco più di settanta anni fa, quando le incursioni aeree distrussero Talamone.
Si alternano salite e discese, compare il promontorio a nord verso l’Uccellina.
Dopo circa un’ora e tre quarti e un breve pasto su tavolini da pic-nic la meta finale è la spiaggia delle Cannelle, solitaria e già tinta dai colori del tramonto.
È ora di tornare indietro e ancora ci aspetta un bellissimo tramonto sul mare.
