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La Villa Torlonia è oggi un parco pubblico con una bella vegetazione e numerosi musei che offrono interessanti visite. Io ne ho parlato qui.
Il Casino dei Principi è l’edificio principale, Giovanni Torlonia, nel 1797 acquistò dai Colonna una vigna situata lungo la via Nomentana e incaricò Giuseppe Valadier di rendere più fastosi e monumentali gli edifici ed il parco. La villa fu utilizzata dalla ricchissima e potente famiglia come luogo di rappresenza.
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Nel 1925 il principe Giovanni Torlonia, uomo schivo e solitario che non amava i ricevimenti e le feste, lo affittò per la simbolica cifra di 1 lira a Benito Mussolini, capo del governo italiano, che vi venne a vivere con la sua famiglia. Il principe si ritirò a vivere nella Casina delle Civette che si era fatto decorare a suo gusto.
Quando l’Italia entrò in guerra Mussolini iniziò a pensare alla costruzione di un rifugio antiaereo per la sua residenza, inizialmente fece adattare le cantine già esistenti che però oltre a non essere sicure, distavano alcune decine di metri dalla residenza, quindi venne costruito un secondo rifugio nel sottosuolo dell’edificio, dotato di porte stagne antigas e di forniture per una permanenza. Anche questo non era però abbastanza sicuro e Mussolini fece iniziare la costruzione di un bunker situato a 6 metri sottoterra alla sinistra del Casino, con accesso dal Casino stesso.
Il bunker non fu mai terminato perché gli eventi bellici lo resero inutile, di questo fu consapevole lo stesso Mussolini fin dall’inizio, come si legge dai suoi diari.
Il 19 luglio 1943 iniziarono i bombardamenti su Roma da parte dell’aviazione americana e inglese. Gli alleati rovesciarono su Roma più di 4 mila bombe che devastarono il popolare quartiere di San Lorenzo, contiguo allo scalo ferroviario, fu distrutta anche la basilica paleocristiana di San Lorenzo Fuori le Mura.
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Ci furono 3 mila morti e 11 mila feriti. Pochi giorni dopo anche in seguito alla grande impressione provocata dal bombardamento, il Gran Consiglio del fascismo sfiduciò Mussolini.
Da quel primo disastroso bombardamento Roma fu colpita ben 50 volte, fino al maggio 1944. Il 4 e 5 giugno 1944 gli alleati entrarono a Roma che fu liberata dall’occupazione dei tedeschi.
Con la visita guidata al rifugio e al bunker di Mussolini si accede alle due costruzioni comunicanti che sono state recentemente restaurate e aperte al pubblico. Conservano le porte blindate, i filtri per l’aria, le prese di corrente dell’epoca, il bunker è costituito da massicci cilindri di cemento armato disposti a croce.
Un allestimento multimediale con foto, filmati storici e ricostruzioni con attori ci fanno vedere e sentire la realtà di quel periodo. Particolarmente impressionanti sono la proiezione del video aereo di Roma ripreso dagli stessi bombardieri e la simulazione all’interno del bunker di un attacco aereo con il rumore degli aerei in avvicinamento, le detonazioni e le vibrazioni del terreno.
Si può accedere al rifugio e al bunker in piccoli gruppi, solo su prenotazione da effettuare a questo sito .