
“A considerare un’esistenza che risale a duemila anni e più, trasfigurata dalla vicenda dei tempi in modo così vario e talora così radicale, mentre è pur sempre quello stesso suolo, quegli stessi colli, spesso perfino le stesse colonne e le stesse mura,


e perfino nella popolazione si vedono ancora le stimmate del carattere antico, si finisce col diventare contemporanei dei grandi disegni del destino: ed ecco perché in principio riesce difficile all’osservatore il discernere come Roma sia succeduta a Roma, e non soltanto la nuova sopra l’antica, ma le varie epoche dell’antica e della nuova, l’una sull’altra.”


“Tutto ciò che si regge ancora in piedi è superbo, ma anche ogni rovina è venerabile;

la stessa deformità delle rovine testimonia d’una vetusta regolarità che si riproduce nelle moderne forme grandiose delle chiese e dei palazzi.”
(Johann Wolfgang Goethe, Viaggio in Italia)
