
Madrid è una città con molto verde pubblico molto curato e attrezzato per sport e giochi per bimbi di tutte le età.
Alcuni sono parchi storici, inizialmente possedimenti dei re e riservati alla nobiltà, il più famoso di questi è il Parque del Retiro molto frequentato da madrileni e turisti. Situato in zona centrale ha alberi di svariate specie, alcuni centenari, aiuole curate e angoli più selvaggi.

Un laghetto consente di fare una piccola gita su barche a noleggio. Sulle rive del lago c’è una grande statua equestre del re Alfonso XII.

Fra gli edifici del parco notevole è il Palacio de Cristal costruito in ferro e vetro alla fine del 1800 in cui si allestiscono mostre temporanee di arte.

Il grande parco di 143 ettari ospita diversi eventi pubblici come i concerti gratuiti domenicali della Banda Municipale nella stagione estiva e la Feria del Libro nella prima metà di giugno che quest’anno è iniziata il 31 maggio e sarà aperta fino al 16 giugno, maggiori informazioni si possono ottenere sul sito EL Itagnol.
Altro piccolo parco storico sono i Jardines Sabatini che si trovano sulla fronte del Palazzo Reale. Furono realizzati negli anni trenta del Novecento e portano il nome dell’italiano Francesco Sabatini che fu uno dei principali architetti del palazzo nel XVIII secolo. Nelle sere d’estate vi si tengono concerti e spettacoli di flamenco nell’ambito della manifestazione Verano de la Villa.

Il Real Giardin Botanico fu inaugurato alla fine del 1700, si trova di fronte al Museo del Prado e ospita piante provenienti da tutto il mondo, con alberi secolari, aree dedicate alle piante officinali, alle aromatiche alle piante acquatiche e alle ornamentali. Le visite sono a pagamento.

Uno dei parchi più recenti è Madrid Rio inaugurato nel 2011 dopo 15 anni di imponenti lavori che portarono sottoterra quasi 10 km della tangenziale M-30 che costeggiava il Manzanarre. Si guadagnò così una lunga striscia di terreno lungo le rive del fiume sulla quale furono piantati più di 25 mila alberi di molte specie diverse che in questi anni sono cresciuti e ora regalano a chi frequenta il parco ombra e aria pulita.
Le due sponde del Manzanarre sono collegate da numerose passarelle e da ponti, quelli storici sono il Puente de Segovia e il Puente de Toledo, fra quelli moderni notevole è il Puente de Arganzuela inaugurato nel 2011, opera dell’architetto francese D. Perrault che è composto da una doppia spirale metallica che brilla al sole.

All’interno del parco sono stati recuperati edifici di archeologia industriale: il vecchio Matadero di mattoni rossi è diventato un luogo in cui si esibiscono le avanguardie teatrali, si fanno mostre d’arte, concerti e mercatini. Le strutture di vetro e ferro del vecchio mercato ortofrutticolo sono state invece trasformate in un Invernadero, una serra per piante tropicali e subtropicali gestita dai botanici dell’Università e visitabile gratuitamente negli orari di apertura.

Una piccola serra tropicale è stata allestita anche all’interno della stazione di Atocha dove nel marzo del 2004 un terribile attentato terroristico provocò 191 morti e più di 2000 feriti. Io ne ho parlato qui.

Madrid Rio si collega con i grandi spazi verdi di Casa de Campo e Anillo Verde.
Casa de Campo era un antica riserva di caccia dei re, che ora offre ai madrileni 1700 ettari di verde in parte a bosco, in parte a giardino. Ospita uno Zoo-Acquarium e un Parque de Atracciones, una sorta di luna-park. Si può raggiungere oltre che da Madrid Rio da un altro parco: il Parque de Oeste su una collina che scende fino al Manzanarre; è un parco ricco di alberi di alto fusto che lo rendono un luogo piacevole anche in piena estate. Un mezzo di trasporto caratteristico che collega il Parque de Oeste con Casa de Campo è il Teleferico, una piccola funivia.
L‘Anillo Verde è invece una pista ciclabile di ben 65 km intorno alla città, se ne può percorrere anche solo qualche tratto utilizzando poi i treni regionali attrezzati per il trasporto di biciclette.
Tutti i parchi centrali sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici, in particolare con la metropolitana capillare e frequente.
Anche alcune periferie hanno parchi pubblici ugualmente ben tenuti e attrezzati per grandi e piccini. Il Parco di Moratalàz nella periferia sud della città è stato iniziato negli anni 80 del novecento sfruttando le colline artificiali formatesi con l’accumulo di detriti delle demolizioni dei vecchi edifici per la costruzione del nuovo quartiere e i campi incolti della dehesa ai margini della città. All’inizio del duemila, in seguito alle manifestazioni dei residenti nei complessi abitativi di nuova costruzione, furono piantati decine di migliaia di alberi con il contributo della popolazione e delle scuole: lecci, olivi, roveri, pini, olmi e numerosissimi arbusti, Attualmente ha una superficie di più di 40 ettari, ma lavori di ampliamento sono in corso.
Al suo interno si può passeggiare piacevolmente all’ombra degli alberi ormai alti. Ci sono campi sportivi, fontane e laghetti, abbondanti panchine, giochi per bimbi grandi e piccoli, attrezzatura per sport, piste ciclabili. Un luogo piacevole che consente lunghe passeggiate e affacci sul panorama della città dal culmine delle collinette. Il parco è raggiungibile con la metropolitrana della Linea 9, fermata Artillero o Vinateros.