
Il vulcano di Roccamonfina si trova nel Parco Regionale di Roccamonfina-Foce del Garigliano, in provimcia di Caserta. Prende il nome dal paese di Roccamonfina, il più grande comune del cratere.
Il vulcano fu attivo fra 630.000 e 50.000 anni fa. Attualmente è costituito da un monte conico e da una caldera parzialmente occupata da monti minori creati da eruzioni successive.
Il suolo molto fertile ha permesso la coltivazione del castagno, estesi castagneti sono in tutto il cratere e i monti circostanti con alcuni esemplari centenari.
Ancora oggi la raccolta delle castagne continua ad essere un’attività importante della zona dove in ottobre si tiene tutti gli anni una Sagra della Castagna IGP e del Fungo Porcino. In quell’occasione viene utilizzata la enorme griglia per la cottura delle casagne, il “vrollaro” che ha vinto il Guinness dei primati per essere il più grande del mondo del suo genere.

Su uno dei monti generati dall’attività vulcanica nei millenni sorge il Santuario della Madonna dei Lattani sul luogo dove la leggenda vuole che un pastore trovò l’immagine sacra della Madonna in una grotta dove era sgorgata una sorgente.

La chiesa e la piccola grotta adiacente sono meta di pellegrinaggi da parte delle donne che desiderano un figlio o vogliono favorire la lattazione. Nella grotta sono appesi innumerevoli fiocchi nascita in qualità di ex-voto.

Sempre all’interno della zona vulcanica e del Parco sono presenti le cosiddette Ciampate del diavolo nel comune di Tora e Piccilli (CE). Sono impronte umane fossili, il nome in dialetto vuole dire “impronte del diavolo”.
Il luogo per questo era stato evitato dalla popolazione fino a che la recente analisi scientifica ha determinato che le orme appartengono a Homo hidelbergensis, risalgono a circa 350.000 anni fa.
Sono 56 impronte di piedi e di mani lasciate da 3 individui sulla fanghiglia delle scorie vulcaniche. Il terreno era scivoloso e in alcuni punti gli uomini si sono aiutati con le mani lasciando impronte anche di queste. Per maggiori approfondimenti e foto del sito si può leggere le notizie riportate dalla Società Paleontologica Italiana.
Purtroppo l’interessantissimo e straordinario sito non è accessibile dopo che una frana ha reso il sentiero pericoloso. Si attendono i lavori di messa in sicurezza di un luogo così importante, ma da quello che ho potuto capire non sarà un’impresa rapida!