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il museo della Forma urbis a Roma

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Il Museo della Forma urbis a Roma è un sito archeologico che è stato inaugurato il 12 gennaio 2024. Nell’edificio restaurato che apparteneva ad una palestra della GIL hanno trovato collocazione i frammenti marmorei della Forma Urbis, una enorme pianta della Roma imperiale sotto il regno di Settimio Severo, incisa fra il 203 e il 211 d. C.

Era composta da 150 lastre di marmo applicate con grappe di ferro su una parete del Foro della Pace, poi inglobato nella basilica dei SS. Cosma e Damiano, su una cui parete sono ancora visibili i fori per le grappe. Ricopriva una superficie di 18 x 13 metri, quasi 235 metri quadrati.

Le lastre di marmo erano state incise quando erano già fissate in parete con la riproduzione di tutti gli edifici di Roma come si ricavava da un grande rilevamento della città. Erano rappresentati ben 13 milioni e 550 mila metri quadrati di città reale; un’opera gigantesca!

Vi erano rappresentati templi, edifici pubblici, terme, magazzini, macelli, ma anche le case dei comuni cittadini e le tabernae. Furono usati simboli appropriati per indicare i muri, le colonne, i pilastri, i portici, gli acquedotti, le fontane, le scale e gli altri elementi architettonici.

I frammenti furono rinvenuti nel 1562 quando il Cardinale Farnese fece fare dei lavori di sterro vicino all’antico Foro della Pace. Il rinvenimento suscitò grande interesse ed entusiasmo in un’epoca in cui si riscopriva la Roma classica. Successivamente però andarono in parte dispersi, anche se si sono conservati i disegni fatti in quell’epoca che aiutano a ricostruire i frammenti andati perduti.

La ricostruzione museale è molto efficace: sul lucido pavimento su cui è riprodotta la mappa della Roma del 1748 di Giovanni Battista Nolli sono stati collocati i frammenti rinvenuti, questi sono circa un decimo delle lastre originarie, ma ci danno un importante testimonianza della Roma di quell’epoca.

All’esterno della struttura una vasta area ospita lastre di marmo e travertino, cippi e elementi architettonici provenienti dall’Antiquarium comunale.

Informazioni sugli orari e i biglietti per la visita si possono trovare al link che ho messo all’inizio. L’ingresso all’area archeologica e al museo è in viale del parco del Celio cui si può accedere da via di San Gregorio o da via Celio Vibenna. La visita all’area archeologica è gratuita, mentre l’entrata al museo è a pagamento, gratuita per i possessori della MIC card (la carta annuale acquistabile dai residenti a Roma).


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