
Il mosaico fu scoperto a Roma nel 1876 durante gli scavi per l’apertura di Via Nazionale. La scena coloratissima e ricca di particolari rappresenta la partenza di una nave dal porto di Alessandria, identificato dalla struttura del faro e dalle arcate del molo. Forse la nave era una delle tante che trasportavano frumento dall’Egitto a Roma.
Quello di Alessandria fu il primo faro. Fu fatto costruire da Tolomeo su un’isoletta del porto di Alessandria verso il 280 a.C.,e divenne il modello per quelli successivi. Lo stesso nome che denominerà i fari di tutto il mondo, deriva da quello dell’isoletta: Pharos.
“…e un’isola c’è poi, nel fitto ondeggiare del ponto, chiamata Faro, e sorge dinnanzi alle coste d’Egitto.. “ (Omero, Odissea Libro IV, traduzione E. Romagnoli)
Prima di iniziarne la costruzione Tolomeo fece unire l’isoletta al porto per mezzo di una diga lunga più di un chilometro.
Quella di Alessandria era un’applicazione dell’avanzatissima tecnologia ellenistica; la sua altezza totale di 95 m lo rese per secoli una delle costruzioni più alte del mondo.
Gli arabi che lo videro ancora in piedi nel medioevo lo descrissero come una struttura composta da un primo piano a pianta quadrata che giungeva fino a circa metà dell’altezza, poi proseguiva a pianta ottagonale e infine cilindrica. Sul punto più elevato era situato uno specchio che di giorno rifletteva i raggi del sole e di notte la luce di un falò. Le lenti dello specchio sono avvolte nella leggenda, ma sappiamo che le conoscenze di ottica del tempo erano in grado di produrre oggetti di tecnologia avanzata per il periodo.
La sua luce secondo gli storici del tempo giungeva fino a una distanza di 300 stadi, circa 50 chilometri, che corrisponde approssimativamente alla distanza dall’orizzonte. Per far giungere la luce così lontano ci si serviva di superfici metalliche riflettenti, probabilmente uno specchio parabolico girevole.
Era a ragione considerato una delle Sette meraviglie del mondo e sul suo modello sorsero fari in tutti i porti del Mediterraneo ellenizzato e successivamente nei porti romani.
La struttura principale del faro era ancora in piedi nel XIV secolo quando andò in rovina per una serie di terremoti.