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un dentino da latte antichissimo

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In questa ampollina è conservato un dentino da latte di un bambino di 5-6 anni di 586 mila anni fa, è il più antico resto umano trovato in Italia. Apparteneva ad un bimbo di una specie umana affine alla nostra: l’ Homo heiselbergensis.

Questa è la sua riproduzione esposta al Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia che è stato costruito alla periferia della città molisana sul luogo in cui nel 1978, durante gli scavi per la costruzione della vicina superstrada, emerse un giacimento paleolitico con depositi fluviali e lacustri alternati a sedimenti vulcanici.

Gli scavi e lo studio dei sedimenti hanno permesso di trovare migliaia di ossa, zanne, corna della fauna allora presente in quella zona, insieme a resti di pollini che suggeriscono la presenza di specie tipiche di ambienti temperati e umidi

Sono stati rinvenuti inoltre strumenti di selce e calcare prodotti e utilizzati dall’uomo di circa 600 mila anni fa che probabilmente aveva qui un suo accampamento.

Quello di Isernai è un ritrovamento fondamentale per comprendere l’ambiente in cui viveva, le sue strategie di caccia, la fauna e la flora presente allora.

Nel museo un ampio padiglione mostra una estesa superficie dell’area di scavo con i suoi reperti. Il giacimento continua ad essere indagato dagli archeologi.

Le altre sale mostrano i reperti già ritrovati, una postazione multimediale guida il visitatore nella scoperta del sito, delle tecniche di scavo e dello studio che ancora continua dei reperti.

Grandi riproduzioni a grandezza naturale dell’Elephas antiquus, dell’orso, del cervo sono interessanti e di grande impatto.


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